LAVORO CHE CAMBIA: cambia la prevenzione?
Milano, Museo del Risorgimento - Sala conferenze Palazzo Moriggia, Via Borgonuovo 23
Venerdì 6 aprile 2018 ore 9.00-16.30

CIIP: Seminario interassociativo a inviti
sono disponibili le presentazioni

9.10 Saluti istituzionali
Roberto Munarin - Comune di Milano

9.15 Introduzione al seminario
Laura Bodini e Susanna Cantoni

9.30-11.30 Relazioni

Le diseguaglianze su salute e sicurezza sul lavoro, la questione dei lavori usuranti
Giuseppe Costa e Angelo d’Errico - EPI Piemonte

Nuove Tecnologie e cambiamenti del lavoro
Luciano Pero, Docente del MIP – Politecnico di Milano
Contributi:
-relazione
-Laboratorio CISL Industria 4.0

L’organizzazione degli orari di lavoro nella società delle 24 ore
Giovanni Costa - Clinica del Lavoro di Milano

Il genere e l’invecchiamento nella promozione della salute nel lavoro d’oggi
Silvana Salerno - ENEA Roma

11.30-13.00 Interventi preordinati

Antonia Ballottin
Giancarlo Bianchi
Daniele Ditaranto
Paolo Carrer
Nicoletta Cornaggia
Raul Cianciulli
Rinaldo Ghersi
Mariarosaria Spagnuolo
Angelo d'Errico
Franco Pugliese
Tiziana Vai
Rocco Vitale

13.00-14.00 Pausa pranzo

14.00-16.00 Dibattito libero

16.00-16.30 Conclusioni
a cura di Susanna Cantoni, Presidente CIIP

Seminario a inviti ad iscrizione obbligatoria

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Presentazione del Seminario

La CIIP, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, da tempo affronta il tema dei cambiamenti nel lavoro e i riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori: rischio organizzativo tra mancati turnover e aumento delle richieste (nella sanità ma non solo!), la scomposizione dell’orario di lavoro, l’invecchiamento al lavoro. I suoi 3 Gruppi di Lavoro, Stress, Invecchiamento e Lavoro e Promozione della salute nelle aziende, hanno organizzato seminari, elaborato e diffuso documenti sino all’importante E Book sull’invecchiamento al Lavoro, premiato il 7 novembre 2017 nell’iniziativa di chiusura della Campagna Europea. La relativa documentazione è presente su questo sito.

Le Campagne europee su stress lavoro correlato (2014-2015) e sull’invecchiamento nel lavoro (2016-2017) hanno visto, però, una marginale partecipazione di aziende. Anche nel progetto CCM sullo stress lavoro correlato è emersa una scarsa partecipazione dei lavoratori, una non centralità del ruolo dei Medici Competenti e il boom di “semafori verdi “ nelle valutazioni dei rischi anche in settori notoriamente critici. Elemento che già avevamo sottolineato come Gruppo di Lavoro CIIP il 28 aprile 2014 nel WMD a Milano e in altri appuntamenti successivi.
Ignorata in tanti casi la valutazione del rischio (e le relative proposte di soluzione ) per genere, età, provenienza geografica e culturale, tipologia contrattuale, come prevede l’art. 28 del Dlgs 81/2008.

Dalle elaborazioni del sindacato europeo www.etui.org emergono forti criticità: i rischi psicosociali si appannano a favore di campagne sulla salute mentale che isolano ogni lavoratore rispetto agli interventi sulla organizzazione. Una promozione della resilienza individuale invece che una spinta a modifiche ambientali, organizzative.

Molti altri sono i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro sia nell’industria manufatturiera che nei servizi, nel modo di produrre, nell’organizzazione del lavoro, nei rapporti di lavoro: e-commerce, just in time, automazione e informatizzazione, orari flessibili, precariato, aumento dell’età pensionabile, smart working, ecc.

Quali nuovi rischi comportano queste innovazioni e cambiamenti? Ma anche quali opportunità possono offrire per una migliore tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori? Come si attrezzano il sistema di prevenzione delle imprese e quello pubblico di prevenzione e controllo per affrontare i nuovi rischi?

Il tema dei lavori usuranti è oggi in fase di revisione con l’istituzione di un’apposita commissione tecnica. Possiamo accettare ancora criteri di definizione che prescindono da valutazioni scientifiche? Quale apporto critico possiamo portare su questo tema?

Questo primo Seminario interno a CIIP vuole essere momento di riflessione e proposte per una prevenzione più mirata, per riorientare gli impegni dei professionisti della prevenzione, pubblici e privati, perchè le innovazioni non siano vissute passivamente ma governate a tutela dei lavoratori. Ma anche aprire un confronto con le associazioni imprenditoriali e con le organizzazioni sindacali.